stili
di vita
Lo stile di vita è l’insieme dei comportamenti
e delle abitudini che una persona adotta nella
quotidianità. Questo termine si usa molto in
campo sanitario, infatti quando un medico consiglia a
chi ha uno stile di
vita sedentario di muoversi di più per guadagnarci in salute,
sta praticamente
consigliando di cambiare stile di vita. Attualmente
si parla molto di stili di vita in tutti i campi, perché, per affrontare in
modo efficace una crisi economica e ambientale c’è bisogno di cambiamenti e dell’impegno
di tutti: i comportamenti individuali, e delle famiglie, possono partecipare ad
azioni collettive condivise in favore dell’ambiente, ma soprattutto imparando a
fare di più con meno, limitando i consumi per eliminare gli sprechi, si
risparmia di fatto in modo concreto e tangibile sulla bolletta e si agisce
anche sulle quantità di sostanze inquinanti che peggiorano la qualità dell’aria,
dell’acqua e della salute di tutti. Gli stili di vita sono tanti come le
persone e variano, per lo stesso individuo, nei differenti periodi della vita:
le persone più anziane
hanno uno stile di vita più sobrio rispetto a chi
è nato dopo gli anni ’60, quando i prezzi della benzina e del riscaldamento
preoccupavano molto meno.
la
casa, l’ambiente
La casa in cui si abita è l’ambiente che più
si sente proprio, a cui si dedica anche la fatica della cura e della pulizia, e
di tutte quelle attenzioni che fanno sì che ci si senta sicuri e
a proprio agio. Abitare significa avere uno
spazio per sé e per la propria famiglia che è la dimensione più privata della
vita domestica, significa anche far funzionare gli impianti della casa per avere
caldo o fresco quando se ne ha bisogno,avere luce e acqua a disposizione, aria e
luce naturale dalle finestre e un riparo da ciò che sta all’esterno. Abitare è
un fatto spontaneo e un diritto.
Nessuno insegna come si abita, si impara dalla
famiglia, dalla tradizione, dalla scuola, dalla pubblicità… Anni addietro
veniva insegnata una materia
che si chiamava economia domestica che
dava una serie di indicazioni sull’igiene, la
cura dei bambini, la spesa e l’alimentazione,
il risparmio e l’amministrazione delle spese
per la casa. Dopo anni di condizionamento a
consumare, stanno tornando attuali i consigli della nonna che venivano da un
concetto di risparmio e da una cultura di sobrietà in cui
si era abituati a fare il massimo
con il minimo, ma col valore aggiunto
di una sapienza
e consapevolezza della qualità delle cose che
davvero contano.
dentro
casa
All’interno della propria casa, i
comportamenti abituali dei singoli e di tutti i componenti del nucleo,
determinano una serie di effetti sull’ambiente interno ma anche sull’ambiente
esterno. Dato che la casa ha bisogno di un certo quantitativo di energia per funzionare,
i fabbisogni e consumi di gas metano, acqua, luce e i costi sostenuti per l’alimentazione,
il vestiario etc. hanno un impatto sia sul bilancio economico che sulla
quantità di sostanze di scarto e di rifiuto che vengono immesse all’esterno: il
riscaldamento produce gas come l’anidride carbonica che va a inquinare l’aria;
tutta l’acqua consumata deve essere smaltita; l’energia elettrica costa sia
economicamente che in energia derivata dal petrolio per far funzionare le
centrali; tutto quello che si usa e consuma diventa un sacco di rifiuti. In
casa si possono fare molte cose per migliorare
il benessere, per esempio tutta una serie di
azioni per la sicurezza e la salute di
chi vi abita.
fuori
casa
Ma cosa succede
fuori dalla porta di casa? Si dovrebbe cominciare a pensare che anche nell’edificio,
nel quartiere, nella città si abita e che ognuno può e deve
esserne responsabile. Magari cominciando proprio dal pianerottolo,
dalle scale, dagli spazi comuni dovesi deve poter condividere servizi e doveri.La
collaborazione e la condivisione di un obbiettivo comune per il risparmio e la gestione
consapevole degli spazi del fabbricato come l‘atrio, il cortile, l’entrata, il portico
o il giardino rappresenta un primo passo per vivere meglio nel proprio ambiente
quotidiano: un’occasione
per avviare progetti e scambi di idee, consigli, progetti
in comune e
rompere con l’isolamento e l’anonimato.
Le persone che fra
gli assegnatari si impegnano nell’autogestione condominiale
possono costituire
un punto importante di riferimento per tutti gli inquilini, per poter
avviare un
percorso orientato a buone pratiche,
organizzare gruppi di acquisto, coordinare
anche una rete di contatti
e informazioni sulle possibili agevolazioni di tariffe e di servizi.
Consumi
Per poter
risparmiare si deve sapere di quanta energia si ha
bisogno veramente senza fare troppe rinunce. La differenza fra fabbisogno
e spreco è che una parte
dell’energia (o risorsa) che utilizziamo è necessaria mentre
una parte è superflua e la consumiamo inutilmente;
quest’ultima
produce un costo che è possibile eliminare. È importante capire quanto e come
si consuma energia, prenderne nota, sapere quanto si spende normalmente e se è
possibile
cambiare qualche abitudine per ridurre i
consumi quotidiani, mensili e annuali.